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15 luglio 2014

ALTAROMA STANDING OVATION FOR MARIO COSTANTINO TRIOLO

E' l'uomo del futuro e al futurismo, concetto che non passa mai di moda, ha dedicato alcuni dei suoi capi. Ma è anche l'uomo del passato, se per passato si intende l'arte del fare a mano. O meglio, la produzione artigianale  e l'esperienza del lavoro umano. Quello che ti metti lì e cuci e tagli e componi, e parli ogni tanto con la persona che hai vicino e attacchi cristalli. Crei, insomma, delle storie. E anche la tua, di storia. 

Mario Costantino Triolo sta tessendo, dunque, il proprio percorso nell'haute couture con la stessa velocità dell'uomo di bronzo dell'artista Umberto Boccioni calabrese anche lui.   Sabato scorso ha infatti presentato ad AltaRoma la sua capsule collection "Following10For". Dentro la splendida Sala del Trono di Palazzo Falletti gli abiti di Triolo hanno creato movimento e forme, modulati sulla straordinaria voce del soprano Eleonora Buratto. 

E dunque volumi, tanti, cristalli preziosi e argenti che impreziosiscono i tessuti dalle linee pulite. Quasi austere. Solo bianco e nero, l'inizio e la fine. Perché le donne di Triolo non hanno bisogno di esporre, ma di narrare. Di irrompere, piuttosto. Mai di allettare.  

Ho indossato i capi di Mario Costantino Triolo durante la Milano Fashion Week, GUARDATE che meraviglia!
E QUI il video con intervista insieme agli altri stilisti del progetto Cultress di pfgstyle

14 luglio 2014

TOUR EMOZIONI FIRMATE SANBITTER

Si chiama Tour Emozioni Sanbittèr, racconta l'Arte dell'aperitivo e tocca novanta locali italiani. Già perché se non lo sapete ancora il nostro aperitivo ha origini assai storiche e festeggia 225 anni di salute. 
Certo di tempo ne è passato da quel lontano 1789 quando a Torino Antonio Benedetto Carpano, grande lettore delle poesie di Goethe, creò una bevanda chiamata Vermouth ottenuto da vini bianchi e trenta varietà di spezie. Ma la storia continua e si rinnova e così Sanbittèr, da cinquant'anni l'aperitivo analcolico per eccellenza, ha organizzato una sorta di "lettura itinerante" di un certo modo di fare aperitivo. 
I bartrender, coinvolti nell'operazione, dovranno ideare una ricetta inedita, utilizzando i prodotti della gamma Sanbittèr Emozioni di Frutta e Sanbittèr Emozioni di Spezie, che farà parte di un ricco database al quale si può attingere sulla pagina Facebook di Sanbittèr.

Noi abbiamo provato il meraviglioso cocktail Formidable Amelie ideato da Chaki del bar Lime in Via Zamboni 3 a Bologna, locale scelto dal tour. 

Chaki è davvero un professionista, gioca con le parole e con i sapori. "Cerco sempre il bilanciamento delle cose - spiega - così anche con gli aperitivi, per esempio nel modo di tagliar e pestare la frutta come fanno gli erboristi perché un cocktail può essere anche terapeutico"

Ed ora non ci resta che assaggiare. La ricetta? 

Formidable Amelie è così composto: Sanbittèr ribes nero, mezzo lime spremuto, una punta di sciroppo di rosa, purea di frutti rossi, un tocco di gin e triple sec (scorza d’ arancia). 

9 luglio 2014

CAFTANO MON AMOUR

Lo abbiamo visto protagonista negli anni '70, indossato da un giovane Yves Saint Laurent che lo ha trasformato e adattato al mercato. Era amato da Diana Vreeland che dopo un viaggio in Marocco decise di portarlo negli Stati Uniti, color verde smeraldo e blu zaffiro era quello di Romy Schneider nel film La piscina, multicolore invece la proposta di Pucci.  

Il caftano, insomma, che ha vissuto momenti di vera gloria ora ritorna a incantare, anche in versione maschile come lo propone Roberto Cavalli. 

A Casablanca sono andata all'atelier di Madame Haloui dove i caftani li fanno artigianalmente, a partire proprio dai bottoni. Le stoffe sono made in Italy perché, dice madame Haloui che gestisce l'atelier insieme alla sorella, sono le migliori. Nella foto indosso un caftano di seta blu e oro con preziosi ricami in tutta la lunghezza. Valore commerciale più di tremila euro. Non è fantastico?

We saw him starring in the 70s, worn by a young Yves Saint Laurent, the caftan returns to enchant, even as the men's version by Roberto Cavalli. In Casablanca, I went to the atelierof Madame Haloui where kaftans make them by hand, starting from the buttons.  


8 luglio 2014

LIU JO FRAGRANCES LAUNCH PARTY

Milano, pfgstyle, lui jo, la gardenia, limoni
Nasce la prima fragranza firmata Liu Jo, eau de parfum delicata dal sapore fruttato: litchi, mandarino italiano, pesca e lampone si fondono con aromi orientali. Un cuore di mughetto, pesca, gelsomino e ylang-ylang  si appoggia invece su linee di fondo declinate intorno alla vaniglia, al muschio, al sandalo e al patchouli. 

I dettagli giocano la loro parte, assicurando al prodotto una buona dose di glamour a partire dalla  boccetta in vetro massiccio color ametista, impreziosita dal tappo dorato con motivi a catenina, arricchita da un pendente di cristallo posto al centro.   

Al lauch party, organizzato a Milano da Limoni e La Gardenia al Gattopardo Café, noi di pfgstyle ci siamo stati. Inutile dirvi quanto ci siamo divertiti, fra incontri con colleghi e nuove conoscenze. 

Perché un profumo è anche una scia di memoria, di giochi olfattivi, di rimandi all'emozioni. E mi piace pensare alle note di Liu Jo e a quella sera d'estate, seduta all'aperto, la gente intorno e l'aria che sapeva di buono.


Italian fashion brand Liu Jo launches its first fragrance with fresh and sweet accords. I am really proud to introduce you to Liu Jo fragrances, chic intense and soft at the same. Find out all you need to know about!    

30 giugno 2014

TENDENZA PATCHWORK PIC-NIC

pfgstyle, redwall
Non è il quadretto Vichy, delizioso e civettuolo, delle gonne a ruota indossate da Brigitte Bardot. E' proprio l'effetto tovaglia che vediamo in certi bistrot francesi, se vogliamo trovare una qualche attinenza con la vita della nota attrice. 

Quadrati decisi, evidenti, ruspanti. E, soprattutto, plastificati. Ma anche fiori campestri, in posizione sparsa, per un patchwork anni ottanta tutto da riconsiderare. Noi di pfgstyle ve lo riproponiamo in questa borsa firmata Redwall. Non vi viene subito voglia di un déjeuner sur l'herbe? 

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Trendy Patchwork pic-nic and most importantly, plasticized. Pfgstyle will once again in these version 80 years a lot of fun. What do you think about?   

Skinny jeans Paolo Casalini, shoes Otisopse, bag Redwall, bracelet Dior
                                                                               

SAN PELLEGRINO E L'ITALIA CHE NON TI ASPETTI LE BOTTEGHE STORICHE DI BOLOGNA

evenvt san pelelgrino tour
Fruire della mia città in veste di turista è stato illuminante. Un po' perché vivo a Milano parte della settimana, e molte cose di Bologna purtroppo mi sfuggono, ma soprattutto perché alcune botteghe si sono rivelate in tutta la loro bellezza solo dopo esserci entrata. 

E dopo avere ascoltato dai proprietari la storia del locale, la forza di intere generazioni, l'audacia di alcune scelte e persino la fortuna di essere ancora lì dentro quelle mura, nella storica via Drapperie, perché una bomba durante la guerra si è ben guardata dall'esplodere. Nel tour organizzato da San Pellegrino, a sostegno del Made in Italy, abbiamo pedalato per il centro storico accompagnati da una guida eccellente. 

La capitale emiliana era l'ultima tappa del progetto che ha coinvolto le città di Milano, Roma, e Palermo per trovare ciò che non ti aspetti. Punto forza dell'iniziativa era evidenziare alcune storiche botteghe (panetterie, ferramenta, macellerie, gioiellerie e tante altre) che negli anni hanno mantenuto la loro autenticità nella scelta e lavorazione dei prodotti. 

Guardate quale bicicletta ho scelto per la mia passeggiata. Non è meravigliosa? Le produce l'azienda Montante (sì, merita un articolo e lo farò), l'ho scelta perché mi piaceva ma quando ho saputo il nome mi sono messa a ridere. Si chiama Sellerio, già proprio come la casa editrice palermitana. E in quale bicicletta poteva salire una scrittrice se non sulla Sellerio? 

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Saturday afternoon I attended the event organized by San Pellegrino to discover the oldest shops in Bologna. Check here what we have found.

26 giugno 2014

OPENING HUB HOTEL ECCO IL NUOVO GIOIELLO DEL GRUPPO ALBERGHIERO JSH

Hb Hotel, opening, pfgstyle, bologna, patrizia finucci gallo
Si chiama Hub Hotel il nuovo complesso alberghiero quattro stelle inaugurato ieri a Bologna: duecento camere, otto sale riunioni, un ristorante e una vastissima area esterna con piscina olimpionica, un campo da tennis e uno da beach volley.  
Situato vicino al quartiere fieristico della città l'Hotel Hub offre soluzioni classiche di pernottamento ma anche proposte assai interessanti per una fruizione giornaliera.  
E' possibile pranzare nel ristorante e accedere alla piscina con un pacchetto Sport& Relax all inclusive,  oppure sostare tra un viaggio e l'altro con la formula Stop&Go sfruttando la camera e la piscina per un momento di ristoro adatto a tutta la famiglia con aggiunta di Fruit Box da portare via. 
Infine se volete godervi l'estate all'aperto il martedì sera all'HUB Restaurant &Café si respira una splendida aria latina, a partire dalle ore 20 ci sono i corsi di salsa cubana e tango argentino e dalle 22 in poi potete gustare i deliziosi cocktail preparati da un eccellente barman cubano.
E per gli amanti del jazz l'appuntamento è il venerdì sera con annessa grigliata a bordo piscina. 
Questo lussuoso spazio all'aperto credo diventerà il mio rifugio.  

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Hub Hotel new hotel opened yesterday in Bologna: two hundred rooms, eight conference rooms, a restaurant and an extensive outdoor area with lap pool, a tennis court and a beach volleyball court. Located near the fairgrounds of the city Hotel Hub offers classical solutions overnight but also very interesting that proposals for a daily use also. 


25 giugno 2014

MAROCCO CASABLANCA ART DÉCO MY HANDY DANDY FASHION GUIDE


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Se siete in procinto di partire per il Marocco e dovete atterrare a Casablanca non fate come tanti turisti che chiudono gli occhi inorriditi e ripartono il giorno dopo per le spiagge di destinazione. Casablanca è una scoperta, se sapete cercare vi lascerà senza fiato.

Casablanca, Art Déco a cielo aperto nell'antico quartiere coloniale

Boulevard Mohammed V. Non dovete far altro che alzare gli occhi perché state camminando in una delle più belle situazioni architettoniche Art Déco a cielo aperto. Le facciate non sono sempre ben tenute, ma rispecchiano i segni di un tempo. Di quel lontano 1920,  e tanti anni a seguire sotto il protettorato francese, quando una giovane generazione di architetti usciti dalla Beaux-Arts di Parigi proposero le innovazioni stilistiche del momento. L'incarico di ridisegnare la città venne dal maresciallo Lyautey (la statua la trovate nella sede del consolato francese) che voleva rendere la capitale del Marocco un esempio di modernità e tradizione. 
Così, sotto la direzione dell'urbanista Henri Prost, la vita esce fuori dalla medina e si innalzano edifici di straordinaria bellezza dotati di passaggi coperti simili a quelli costruiti negli venti sugli Champs-Elysées
Guardate i fregi e i balconi della casa al numero 208 di Boulevard Mohammed V,   proseguendo trovate il Glaoui, un'opera di Boyet del 1922, Il Bessoneau di fronte al mercato progettato da Bride nel 1917 e l'Asayag (cinque piani e tre torri) ancora di Boyer del 1932. Al numero 55 di Rue Driss Lahrizi c'è Las Princière, un immobile del 1920 costruito dall'architetto Alexandre Cormier, mentre in Via Mohammed El-Qory potete ammirare gli elementi ornamentali del vecchio cinema Rialto.

Casablanca, dormire in un Hotel Art Déco

Se avete scelto di passare un paio di notti a Casablanca allora proseguite questo mood e dormite in un bell'albergo a tema. In Rue Diouri si trova l'Hotel Volubilis, struttura art déco interamente restaurata con una splendida facciata, oppure in Rue Chaouia c'è l'imponente Hotel Transatlantique costruito nel 1922. Più modesto, ma non per questo meno affascinante, è l'Hotel Excelsior edificato nel 1916 fu il primo albergo in stile art déco meravigliosi i balconi e i fregi moresco. Questo hotel non è stato restaurato, quindi è meno fruibile di altri, ma emana un certo allure decadente da scrittore maledetto.  

Non cercate le atmosfere di "Casablanca" il film interpretato da Humphrey Bogart e Ingrid Bergman
     
Quelle non ci sono, se mai qualcuno le abbia viste davvero. E l'hotel Hyatt Regency, dove dicono abbiano girato alcune scene del film, è in realtà una modernissima struttura. Dentro la quale non resta nemmeno la locandina del film. 

18 giugno 2014

STASERA A PITTI PRESENTO L'ANTEPRIMA DI MADEMOISELLE C FILM SU CARINE ROITFELD

Ciao ragazze !! Eccomi qua, appena tornata dal Marocco per realizzare un Fashion Diary molto speciale. Direttamente da Tangeri oggi sono arrivata a Firenze, a Pitti Uomo, per un appuntamentodavvero speciale. 

Questa sera, alle ore 21 presso il cinema Odeon, presenterò l'anteprima nazionale del docu-film Mademoiselle C costruito sulla vita personale e professionale di Carine Roitfeld, una delle più importanti icone della moda. Diretto dal regista Fabien Costant il film racconta l'ascesa, ma anche la caduta e poi la risalita, di una delle donne più trasgressive volitive e intellettuali del panorama modaiolo contemporaneo.

L'"attivista politica del bello"come l'ha definita lo stesso Constant è anche una donna abituata alle scommesse, ai tentativi, alle riprese: uscita da Vogue, dopo la polemica sul servizio scandalo con bambine di sette anni agghindate da adulte, si è reinventata con CR Fashion Book, una nuova rivista a sua immagine e somiglianza. Un inno alla libertà, l'ha definita, e con un gioco di curiosi rimandi è tornata alla grande a dominare il mercato del lusso. 

Se siete a Firenze vi aspetto, sono curiosa di sentire i vostri pareri :) 

Tonight, 9 pm cinema Odeon Florence, I will present Mademoiselle C première about life of Carine Roitfeld.


10 giugno 2014

JANE BOWLES, MY FASHION DIARY IS STARTED

Domani parto per il Marocco. Mi hanno invitato ad interpretare, dal mio punto di vista e attraverso un Fashion Diary, alcuni elementi che legano il Marocco ad una insolita simbiosi tra moda e cultura. 
In che senso? Se "tracciamo" un veloce elenco dei personaggi che hanno scelto per lungo tempo questi luoghi, possiamo cogliere la fascinazione creativa che si allarga e si interseca ad ogni campo delle arti, lasciando alle città quel certo valore aggiunto che assapori appena entri. 
Inizierò proprio da lei, da Jane Bowles, eccentrica scrittrice statunitense che sposerà l'omosessuale Paul Bowles, esplorando i locali di Tangeri rifugio della beat generation, quella di Jack Kerouac, William Burroughs, Truman Capote, Tennesse Williams, Jean Genet

Ma vedremo anche il ritorno del caftano, promosso in prima battuta da Yves Saint Laurent con le stampe e i colori del suo giardino proprio di Tangeri, il mitico Café Hafa preferito dai poeti maledetti ma anche dai Rolling Stones vicino al quale il filosofo Bernard-Henri Lévy ha comprato casa. E tantissimo altro ancora. 

Sarà una guida del tutto personale, ma l'itinerario che ho disegnato vi porterà bel lontano dal considerarvi solo dei turisti. 

Prima però ci fermeremo a Casablanca per vedere i palazzi liberty, perché sarà anche la città degli affari ma le tracce di un passato eccellente sono ancora lì. Pronte per essere scoperte. 

Seguitemi dunque su facebook, twitter e instagram love and peace! 

Tomorrow I leave for Morocco. I will tell of fashion and culture through an alternative guide that will introduce you to another image of the city. follow me

28 maggio 2014

PREPPY GIRLS STYLE

A new show for fashion students of the institute Rubbiani. I show you their creations :)

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Come ogni anno anche in questa edizione 2014 sono stata invitata a vedere le collezioni realizzate dai ragazzi del corso moda dell'Istituto Tecnico Aldrovandi Rubbiani. 
Mi piace vedere l'entusiasmo e la creatività di questi studenti, la voglia di emergere, di raccontare i loro tempi, di rompere le righe e gli schemi sociali. Una ragazza in particolare ha attirato la mia attenzione con un abito davvero divertente, si chiama Noelia Perdomo e presto la vedrete qui su pfgstyle a raccontarci sogni e progetti.
Il tema di questo appuntamento era "Preppy Girls"e loro lo hanno interpretato così.

21 maggio 2014

PREMIO MODA - CITTA' DEI SASSI 2014 GRANDI STILISTI E NUOVE GENERAZIONI


Thursday, June 12 in Matera the eight finalists of Premio Moda Città dei Sassi will contest the final. Young and motivated will present their collections, they are: Sergio Tamburrino,  Alberto Affinito, Fiorenzo Di Crisci, Carla Caroli, Brigida Lorusso, Federico Stefanacci, Leonarda Nuovo e Maria Pia Eramo 
An evening full of events and great designers with Raffaella Curiel, Carlo Alberto Terranova. Michele Miglionico, Nino Lettieri and Gianni Sapone. 

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Il 12 giugno a Matera gli otto finalisti del Premio Moda - Città dei Sassi si contenderanno la finale. Giovani e motivati presenteranno le loro collezioni assaporando la vittoria di un premio così importante, giunto ormai alla sesta edizione. Si tratta di:  Sergio Tamburrino,  Alberto Affinito, Fiorenzo Di Crisci, Carla Caroli, Brigida Lorusso, Federico Stefanacci, Leonarda Nuovo e Maria Pia Eramo. 
Una serata ricca di eventi e di grandi stilisti, a rappresentare l'Alta Moda Italiana infatti ci saranno le case di moda Raffaella Curiel, Carlo Alberto Terranova. Michele Miglionico, Nino Lettieri e Gianni Sapone. 
Un'occasione per presenziare ad una bella serata ma anche per vedere una città straordinaria e ricca di storia che, ricordiamo, è patrimonio Unesco dal 1993 e candidata a Capitale Europea della Cultura nel 2019.




12 maggio 2014

RITORNA LA CARTELLA ANNI '40 CAPSULE COLLECTION AMEN STUDIO FOR EASTPAK

In 2012 Eastpak got together with the Istituto Europeo di Design (Milan) to organize the Bag In Town Design Competition, inspiring young designers to rethink the relationship between the bag and its owner and their environment. Of the 400 bags submitted, Amen Studio's prototype was selected as one of the 6 finalists, winning the chance to develop a complete line together with Eastpak - from design to finished product.
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Sono empatiche, coraggiose, filiformi. Hanno a che fare con la moda, ma con un taglio concettuale, e usano poco trucco al viso perché lo sguardo racconti appieno la sua ambizione a diventare storia.
Giacché è con il passato che costruisci i tuoi contenitori, dentro i quali conservi le emergenze affettive o le emozioni da proteggere. O qualche libro da sfogliare o da rivedere. Ed è proprio su questo mood che nasce Pur Sang, una limited edition di zaini e accessori realizzata per Eastpak da due giovani designer italiane: Ilaria Corrieri e Federica Ghinoi, titolari di Amen Studio.

Volevamo un oggetto emozionale – mi racconta Ilaria – che potesse salvaguardare le nostre cose migliori. Minimale in città quando l'ambiente è quello lavorativo, ma adatto a viaggiare con il suo proprietario, ad espandersi con lui quando si muove per le avventure. Uno zaino-borsa che dura nel tempo, che più lo usi e più ti ci affezioni, con volumi ampliabili, capace di modificare sia l'utilizzo che la capacità. Unisex e in tela cerata”.

Come siete arrivate fin qui?
Abbiamo partecipato ad un concorso che si chiamava Bag in Town, indetto da Eastpak in collaborazione con l'Istituto Europeo di Design di Milano – spiega Federica. La casa statunitense chiedeva ai partecipanti di sviluppare il tema "Qual è la tua borsa ventiquattrore ideale?". Su 400 progetti il nostro è stato scelto ed eccoci qua a presentare la capsule collection di cento esemplari in edizione numerata”.

Ho visto che avete disegnato una cartella, quella fotografata nel manifesto, che mi ricorda un po' le vecchie cartelle scolastiche di una volta. Quelle che i bambini degli anni quaranta si mettevano dietro le spalle alle elementari.
Proprio così, il rimando è quello. Volevamo disegnare un oggetto che veicolasse quelle emozioni, i giorni di scuola, gli anni quaranta dei nostri genitori. Abbiamo fatto uno studio in quella direzione ed è uscito lo zaino che vedi, più piccolo rispetto alle cartelle di una volta ma capiente e fruibile in città”.

Ilaria, cosa metteresti dentro quella cartella?
Un libro, per l'esattezza Dostoevskij, “Delitto e Castigo”. L'iPad. Un taccuino Moleskine, il burro di cacao, gli occhiali, un portafoglio. E il biglietto per un magnifico viaggio”.

E tu, Federica?
Anch'io l'iPad, un taccuino Moleskine e il libro di Kundera “L'Insostenibile leggerezza dell'essere”. I rossetti li uso solo qualche volta".

Capito perché sono già due icone?


2 maggio 2014

LA PEEKABOO DI FENDI PER KIDS COMPANY


Peekaboo, Fendi, pfgstyle, Patrizia Finucci Gallo, Kids Company
La Peekaboo disegnata da Cara Delevigne
Yesterday, to celebrate the new boutique in London, Fendi has organized a charity event. Ten women, each one prestigious in its industry, designed with creativity their own personal Peekaboo. The bags are for sale at auction until May 30. The proceeds will go directly to Kids Company. 
The names of the neo-designers? Gwyneth Paltrow, Cara Delevigne, Adele, Jerry Hall, Georgia May Jagger, Tracey Emin, Zaha Hadid, Naomie Harris, Tanya Ling and Kate Adie. I like, and you? Which one do you prefer?

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Ieri, per festeggiare la nuova boutique di Fendi a Londra la casa di moda ha organizzato un evento benefico assai interessante. 
Dieci donne, ciascuna autorevole nel suo settore, hanno disegnato la loro personale Peekaboo dando libertà al proprio estro. Le borse, realizzate in due esemplari perché uno   resterà all'autrice, sono in vendita all'asta fino al 30 maggio. Il ricavato andrà a favore di Kids Company. 
I nomi delle neo-stiliste? Gwyneth Paltrow, Cara Delevigne, Adele, Jerry Hall, Georgia May Jagger, Tracey Emin, Zaha Hadid, Naomie Harris, Tanya Ling e Kate Adie. A me sono piaciute, voi quale preferite? 

PS. Se avete voglia di partecipare all'asta fate la vostra offerta QUI. 
Prezzo di partenza 
£ 15.000. 

24 aprile 2014

AL VIA IL CASTING PER LA NUOVA EDIZIONE DI "CHE TRUCCO" CON TAMARA DONÁ

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Monday May 12 begins the new edition of "Che trucco!", a program that reveals the mysteries of the perfect faces. Because you can become beautiful, with the greatest experts of international make-up. Leading the transmission, directed by Francis Lamonaca, will be the beautiful Tamara Donà who will join makeup and beauty experts. 
Do you want to participate? Then introduce yourself to the casting, in Milan the first week of May. All informations on www.chetruccoi.it.

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Amanti del make up è il vostro momento. Lunedì' 12 maggio inizia la nuova la nuova edizione di  Che Trucco!”, il programma televisivo in onda su La5 alle ore 15 che svela i misteri dei volti perfetti. Perché diventare belle si può, eccome, se a metterci le mani sono i più grandi esperti di trucco internazionali. 
A condurre la trasmissione, per la regia di Francesco Lamonaca, sarà la bellissima Tamara Donà che affiancherà gli esperti di trucco e bellezza. 

Volete partecipare anche voi? E allora presentatevi ai casting, iniziano a Milano la prima settimana di maggio. Tutte le informazioni sul sito www.chetruccoi.it.


Volete conoscere i consigli di Diego Dalla Palma per questa primavera-estate? Leggete QUI tutte le news. Avete voglia invece di giocare alla donna francese? Ecco QUI tutti i consigli make-up con la linea Paris l'été by T.Leclerc 




21 aprile 2014

ANCORA VENEZIA CON MILLELIRE AL POLSO

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Photos by Jacopo Risici 
Here there are some photos of my days in Venice, I have seen many things: a beautiful exhibition of Léger, a shop of antique laces, the Museum Correr. I was wearing a t-shirt and a bracelet MILLELIRE, a young brand that works with leads to the old Italian banknotes.

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Le giornate a Venezia sono passate velocemente. Tuttavia ho visto e amato moltissime cose. La mostra di Léger, per esempio, un negozio di pizzi antichi o una giornata come questa spesa a fermare le immagini. Perché ogni cosa può dissolversi da un momento all'altro. E le emozioni perdersi in mille accadimenti. In questo clima di morbidezze, dunque, mancava un accenno pop, che ho costruito su di me indossando la T-shirt di Mario Costantino TrioloL'ho abbinata al nuovo braccialetto MILLELIRE POP dedicato a Giuseppe Verdi.
Questo delizioso accessorio in cuoio, realizzato dal brand StileMillelire, mi ha accompagnato al Museo Correr facendomi vivere alcuni incroci con il passato: sul mappamondo del Correr, affiancato a una manina per l'elezione del doge del XVIII secolo e infine sovrapposto all'opera forse più nota di Léger.

Pfg wears: T-shirt MARIO COSTANTINO TRIOLO, skirt SILVIA SERBAN, shoes OTISOPSE, bracelet STILEMILLELIRE, bag LOUIS VUITTON


Se volete vedermi ancora a Venezia ma in altre occasioni potete leggere QUI e mi trovate con Riccardo Scamarcio oppure QUI con la grande artista Marina Abramovic


18 aprile 2014

I-TALENT EXPERIENCE BY SARA BIONDI

I Talent

Yesterday I was in Milan, invited by Sara Biondi for I-Talent Experience to interview two young designers: Tiziana Mancarella and Ludovica Ronconi. It was a great experience and I learned many things. Young people have the talent and the skill, but also courage and willingness to take risks.

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Ed eccoci a Milano, sui meravigliosi Navigli. L'ultima tappa, prima di Pasqua, di questa settimana in giro a caricare emozioni. Tutti appuntamenti importanti, ma con contenuti estremamenti diversi. E questo è il bello del mio lavoro. 

Qui, nella foto, mi vedete nella piattaforma galleggiante di Como2015 insieme ad altri ospiti per la rassegna I-Talent Experience organizzata da Sara Biondi. Le serate, tre in totale, vedranno alternarsi sul banco degli intervistati giovani designer emergenti under 30 ma con le idee chiare. Io e altri colleghi abbiamo intervistato le prime due: Tiziana Mancarella e Lodovica Ronconi, quasi il diavolo e l'acquasanta, rock e filo-londinese la prima, morbida e "principessa" la seconda.  
Che cosa ho imparato? Che gli stereotipi sui giovani in crisi vanno bene sui giornali politici e che la realtà è fatta di ventenni che sanno costruire i sogni. Quantomeno si organizzano per realizzarli. Cercano, scoprono, viaggiano, tentano, si uniscono, riprovano. 
Pensi "vabbé saranno due ragazze fortunate", poi ti giri verso il tuo vicino di sedia, 19 anni bello come il sole. Ti viene da dargli una pacca sulla spalla, salutarlo con un semplice "studia mi raccomando!" Prima di scoprire che Federico Ledda ha già una sua azienda, un progetto ben definito, un gruppo di lavoro e un magazine che va di brutto. 

Stai a vedere che ci toccherà inviare il curriculum.. :)

Prossimi appuntamenti l'8 e il 15 maggio. Milano in Darsena dalle 19 alle 21. Vi aspetto.  



15 aprile 2014

LA REGISTA LAILA MARRAKCHI E QUEL CERTO SENSO DELL'AMORE


When you're talking about love and feelings, language becomes universal. You can live in China, Europe, Middle East but the scheme of some behaviors repeats itself inevitably. So infidelity is the same everywhere. Luckily also the great poetry of love overcomes States boundaries. You might want to ask why I am telling you so. The reason why is because I saw "Rock the Casbah", a wonderful film presented in national preview at the MiddleEastNow, which was organized in Florence by Roberto Ruta and Lisa Chiari.
The director of the film is Laila Marrakchi, born and raised in Casablanca, now living in Paris. Her name wasn't new for me, since she already made people talk about her with her first film, "Marock", which was presented at Cannes. "Rock the Casbah" is a story that takes place at Tangier and revolves around a family gathered to officiate the father's funeral. Three days of mourning, but also three days for the people to show themselves in good or bad and get in touch with one another. Here's what she told me in our chat.
"To find love you have to be free, not in your head and in your heart but also in facts. You can taste love only if you're ready to open up to it". Still, you might be hurt.
"You can start again. That's what the female characters do in my film. I did it myself too, since I'm divorced".
What are the consequences of the father's death?
"He treated the women as a child: his three daughters, his wife and also his lover. When he dies the balance brakes up and so the others can finally find their depth and their true identities. The same happened during the Arabic Spring".
What do you mean with that?
"Dictators are seen and treated in real world like the father in my film: mighty and scary, who makes other childish and then treats them like infants. When you get rid of them, everyone gets his role and maturity back. Like my female protagonists".
And what kind of relationship do you have with men?
"It keeps getting better".


Frankly, I didn't understand if that was a joke or not.


°°°
Quando si parla d’amore e di rapporti il linguaggio diventa universale. Puoi vivere in Cina, in Europa, in Medio Oriente ma lo schema di alcuni comportamenti si ripete inevitabilmente. Come un destino. Talvolta con tragici scollamenti, altre volte con ricuciture degne di una sartina. E così il tradimento è uguale dappertutto, il disincanto pure. Ma resta la grande poesia dell’amore che non ha confini. E che ritorna, nonostante tutto, a ricoprire le nostre ovvietà. Perché vi racconto questo? Perché ho visto “Rock the Casbah", un film bellissimo presentato, in anteprima nazionale, al MiddleEastNow di Firenze organizzato da Roberto Ruta e Lisa Chiari.
La regista è Laila Marrakchi, cresciuta a Casablanca, da vent’anni a Parigi, che già con il suo primo lungometraggio, “Marock” si era fatta conoscere a Cannes, sezione Un certain regard. Quella di “Rock the Casbah” è una storia ambientata a Tangeri e ruota intorno a una famiglia riunita per celebrare il funerale del padre (interpretato da uno straordinario Omar Sharif). Tre giorni di lutto dunque, come vuole la tradizione, ma anche tre giorni dove i rapporti fra tutti i componenti escono allo scoperto. Nel bene e nel male. E su un sentimento, universale come l’amore, si giocano partite ben più profonde che toccano i diritti individuali e la libertà d’azione. Le conseguenze? Me le ha spiegate la regista e io le racconto a voi.
“Per incontrare l’amore bisogna essere liberi, di testa e di cuore, certo, ma anche nei fatti. L’amore si assapora nella sua interezza quando possiamo aprirci totalmente”. 
Talvolta però si prende la fregatura. 
“Ma si può ricominciare, lo fanno le donne del mio film. L’ho fatto anche io che sono separata”. 
La morte del padre, del grande accentratore, che significato ha?   
“Lui aveva infantilizzato le sue donne: le tre figlie, la moglie, l’amante che teneva in casa con un figlio riconosciuto solo di nascosto, all’insaputa di tutti, lui compreso. Alla sua morte la trama si rompe e gli uomini possono uscire con le loro identità: non avevano spessore prima perché lui aveva il sopravvento su ogni cosa, aveva occupato lo spazio di tutti. E’ un po’ quel che è successo nelle primavere arabe”.
Curioso paragone. In che senso?
“I dittatori sono e vengono vissuti un po’ come nel film il personaggio di Omar Sharif: dei padri potenti, di cui si ha paura, che rendono infantile il loro popolo e come tale lo trattano. Quando ti liberi di loro, ogni persona riacquista il suo ruolo e la sua maturità. Così per le mie protagoniste”.
E lei che rapporti ha con gli uomini?
“Perfetti. Di bene in meglio”. 

Se era o no una battuta non l’ho capito. 

11 aprile 2014

WE BIRIK YOU POP-UP MY CHOICE


April the 17th, inside the wonderful Palazzo Campogrande in Bologna, the website Birik Butik (almost 200 fashion brands sold online) will show jewels, bags and accessories. Some designers will explain the story and the concept of their creations. Enjoy!

°°°
Jane Reeve, Ad di Camera Nazionale della Moda, durante un convegno organizzato dal Victoria and Albert Museum di Londra, ha detto che "il digitale rappresenta una leva strategica per fare sistema tra tutti i player della filiera della moda". In pratica è il mezzo ideale per diffondere cultura e moda, artigianato e qualità del made in Italy. 
Perché vi dico questo? Perché ieri sono stata ad una conferenza stampa, indetta nella splendida cornice di Campogrande Concept a Bologna, organizzata dal portale di vendita on line Birik Butik. A capo della struttura due giovani imprenditori: Jurgita Rubikaite, 32 anni, lituana, e Filippo Ronchi, 37 anni, esperto in progettazione e marketplace. Il loro obiettivo è raggiungere 200 brand, tutti selezionati e con un filo conduttore che è l'hand made. Ma la vera novità è che per la prima volta si sperimenterà una nuova metodologia di vendita, un incrocio tra la vetrina virtuale e la realtà. Il 17 aprile infatti, a Palazzo Campogrande, gli stilisti e i designer del progetto Birik Butik esporranno le proprie cose raccontando la storia degli oggetti che hanno creato. 


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