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15 luglio 2014

ALTAROMA STANDING OVATION FOR MARIO COSTANTINO TRIOLO

E' l'uomo del futuro e al futurismo, concetto che non passa mai di moda, ha dedicato alcuni dei suoi capi. Ma è anche l'uomo del passato, se per passato si intende l'arte del fare a mano. O meglio, la produzione artigianale  e l'esperienza del lavoro umano. Quello che ti metti lì e cuci e tagli e componi, e parli ogni tanto con la persona che hai vicino e attacchi cristalli. Crei, insomma, delle storie. E anche la tua, di storia. 

Mario Costantino Triolo sta tessendo, dunque, il proprio percorso nell'haute couture con la stessa velocità dell'uomo di bronzo dell'artista Umberto Boccioni calabrese anche lui.   Sabato scorso ha infatti presentato ad AltaRoma la sua capsule collection "Following10For". Dentro la splendida Sala del Trono di Palazzo Falletti gli abiti di Triolo hanno creato movimento e forme, modulati sulla straordinaria voce del soprano Eleonora Buratto. 

E dunque volumi, tanti, cristalli preziosi e argenti che impreziosiscono i tessuti dalle linee pulite. Quasi austere. Solo bianco e nero, l'inizio e la fine. Perché le donne di Triolo non hanno bisogno di esporre, ma di narrare. Di irrompere, piuttosto. Mai di allettare.  

Ho indossato i capi di Mario Costantino Triolo durante la Milano Fashion Week, GUARDATE che meraviglia!
E QUI il video con intervista insieme agli altri stilisti del progetto Cultress di pfgstyle

21 aprile 2014

ANCORA VENEZIA CON MILLELIRE AL POLSO

Léger, Museo Correr, Patrizia Finucci Gallo, pfgstyle,fashion blog, blogger travel blogger
Photos by Jacopo Risici 
Here there are some photos of my days in Venice, I have seen many things: a beautiful exhibition of Léger, a shop of antique laces, the Museum Correr. I was wearing a t-shirt and a bracelet MILLELIRE, a young brand that works with leads to the old Italian banknotes.

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Le giornate a Venezia sono passate velocemente. Tuttavia ho visto e amato moltissime cose. La mostra di Léger, per esempio, un negozio di pizzi antichi o una giornata come questa spesa a fermare le immagini. Perché ogni cosa può dissolversi da un momento all'altro. E le emozioni perdersi in mille accadimenti. In questo clima di morbidezze, dunque, mancava un accenno pop, che ho costruito su di me indossando la T-shirt di Mario Costantino TrioloL'ho abbinata al nuovo braccialetto MILLELIRE POP dedicato a Giuseppe Verdi.
Questo delizioso accessorio in cuoio, realizzato dal brand StileMillelire, mi ha accompagnato al Museo Correr facendomi vivere alcuni incroci con il passato: sul mappamondo del Correr, affiancato a una manina per l'elezione del doge del XVIII secolo e infine sovrapposto all'opera forse più nota di Léger.

Pfg wears: T-shirt MARIO COSTANTINO TRIOLO, skirt SILVIA SERBAN, shoes OTISOPSE, bracelet STILEMILLELIRE, bag LOUIS VUITTON


Se volete vedermi ancora a Venezia ma in altre occasioni potete leggere QUI e mi trovate con Riccardo Scamarcio oppure QUI con la grande artista Marina Abramovic


19 marzo 2014

PAPA FRANCESCO NEW WEEKLY MAGAZINE

Papa Francesco, pafgstyle, patrizia Finucci Gallo, moda, fashionblog, Mario Costantino Triolo, Calzsedonia, outfit, magazine

Good afternoon guys! This morning I went to the kiosk and I bought my usual newspapers. But with a new strange weekly magazine, "Il mio Papa", entirely dedicated to Pope Francis, the first of this kind in the world. 
What do you think about?

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Buon pomeriggio ragazzi! Questa mattina sono andata in edicola e ho comprato la mia solita mazzetta di quotidiani. Ma con un settimanale in più: si chiama "Il mio Papa". No, nessun accento dimenticato e nessun accenno al papà (anche se oggi è la loro festa, auguri a tutti i padri del mondo). E' un giornale interamente dedicato a Papa Francesco, il primo settimanale al mondo di questo tipo. 
Il direttore è Aldo Vitali e la prima tiratura che Mondadori ha messo in campo è di 3 milioni di copie. All'interno, ovviamente, tutte le notizie che riguardano Papa Francesco: dall'agenda degli appuntamenti alla prima messa, dal Galateo dell'udienza alla papamobile, dai programmi tv a lui dedicati fino agli esercizi spirituali.  

Che dire, di certo mi ha incuriosita.  E voi cosa pensate?

Pfg wears: leggings Calzedonia - tshirt Mario Costantino Triolo - shoes Arfango - fur jacket Max Mara

26 febbraio 2014

CULTRESS STYLE IL VIDEO DELLA #MFW14

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Milan Fashion Week is now over and I'm so happy to have been there. Especially with a project like Cultress Style, a cross between literature and fashion where stylists favorite readings were turned into dresses or accessories. I brought into runways and happenings thoughts, stories, books and concepts from the seven fashion designers who participated. So I want to thank: Giulia Boccafogli, Silvia Cerpolini and Fabio Cicolani, Paolo Isoni, La Perla, Alessandra Lepri, Silvia Serban and Mario Costantino Triolo. A special thanks also to Viola Vinca Luxury shoes for the footwear and Christian Colombo Hair Stylist for all my hairdos. And of course a big than you to my special and unique #pfgstyleculturalteam: Giuseppina D'Ambrosio and Gianmarco Marabini. I leave you with the video where this wonderful experience is recounted.


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La settimana della moda milanese è finita e sono davvero contenta di esserci stata. Soprattutto perché mi sono inserita con un progetto importante come Cultress Style, incrocio tra letteratura e moda, dove i libri preferiti dagli stilisti si sono trasformati in abiti e accessori da indossare. In giro tra sfilate e avvenimenti ho dunque portato i pensieri, le storie, i libri e le citazioni di tutti e sette gli stilisti che hanno partecipato. 
Qualche giorno per scrivere a casa (già :) ho ancora un libro da finire) e poi con Cultress andrò a Parigi. Quindi non perdetevi la mia prossima avventura.

Ringrazio i designer che hanno creato appositamente per me i capi che ho indossato. Infinitamente grata a: Giulia Boccafogli, Silvia Cerpolini e Fabio Cicolani, Paolo Isoni, La Perla, Alessandra Lepri, Silvia Serban e Mario Costantino Triolo. 
Un particolare ringraziamento a Viola Vinca Luxury shoes per le scarpe, a Christian Colombo Hair Stylist per tutte le acconciature che vedete nel video e a Uber per averci portato in giro da una sfilata all'altra. Un grazie speciale a Giuseppina D'Ambrosio e Gianmarco Marabini di #pfgstyleculturalteam e a Natalie Novarese per le fotografie.

Vi lascio dunque al video che vi racconta questa bellissima esperienza!! 

Ps: se vi siete persi le informazioni sul progetto potete leggerle QUI

Necklace Giulia Boccafogli, skirt Fabio Cicolani e Silvia Cerpolini, cape Paolo Isoni, mask La Perla, earrings Alessandra Lepri, dress Silvia Serban, T-shirt and skirt Mario Costantino Triolo. Shoes Viola Vinca, hairstylist Christian Colombo



24 febbraio 2014

MFW DAY 6 MARIO COSTANTINO TRIOLO FOR CULTRESS-PFG

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Photo by Natalie Novarese
Total look Mario Costantino Triolo. You feel dandy when you're wearing a Mario Costantino Triolo dress. And that's because he is a fashion designer who took inspirations from Futurists with some touch of D'Annunzio. For my project CulTress he chose a long silk skirt, with colors inspired by a painting by Velasquez, because culture is not only books and literature but also art, architecture and music. Also history: the t-shirt carries this theme with a picture of Queen Elizabeth. I wore it at a runway in an old Milanese palace where past times walked through the hall. For a second I lost sight of the future.
 
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Total look Mario Costantino Triolo. Ci si sente dandy quando si indossano certi abiti di Mario Costantino Triolo, designer dai capricci futuristi ma con sfaccettature dannunziane. Per il progetto Cultress ha puntato su una gonna lunga in seta, colori ripresi dai quadri di Velasquez: perché cultura non è solo libri ma arte, architettura, musica. E storia. Il tema è ripreso nella T-shirt, dove regna Queen Elisabeth in tutta la sua lucentezza. L'ho indossato ad una sfilata in un antico palazzo milanese. Quel fruscio del passato ha attraversato la sala. E per un attimo ho perso di vista il futuro.


27 gennaio 2014

ARTEFIERA DAY 2

LUNEDI 27 GENNAIO 2014
BOLOGNA IN THE NAME OF ART
Pfg wears: sweater Dolce e Gabbana - trousers Benetton - coat Sound - scarf Lavand  

Oh how wonderful were these days, my home city sunk into art up until late at night. More than 160 events: art galleries, cinemas, museums and courts opened for sensational moments. And when things are such beautiful, audience is not hard to find. Thousands of people wandering around Bologna with enthusiasm and participation. I also went around a lot, happily, between ArteFiera pavilions. Just a pop at Campogrande Concept where I saw art mixed with fashion and design, hosted by Daniela Scognamillo. Guests: designer Pietro Travaglini, stylist Mario Triolo and artists Antonella Cinelli and Stefano Ughi.

I saw painters, for example Maddalena Barletta who exposed her works, and my dear friend Adriana Soldini. Then I went back to ArteFiera where I dived myself into my beloved Giovanni Boldini, Giuseppe Capogrossi, Tancredi, Giuseppe De Nittis, Lucio Fontana.
And viewers looks were just the cherry on top. Eccentric yet still conceptual, fashion was used on large scale to represent everybody's take on art. I chose white and pied de poule for daytime whereas during the night I went for speckled and jeans. What do you think?

BOLOGNA ALL'INSEGNA DELL'ARTE. Sono stati due giorni fantastici, la mia città immersa nell'arte, dalla mattina fino a notte fonda, con 160 eventi. Gallerie, cinema, palazzi, musei hanno regalato momenti davvero strepitosi. E quando le cose sono belle il pubblico non manca. Migliaia di persone in giro hanno riempito le strade e visto tutto ciò che c'era da vedere, con entusiasmo e partecipazione. E anche io ho girovagato a lungo, felicemente, fra i padiglione di Artefiera e le installazioni nelle gallerie. Un salto a Campogrande Concept dove ho goduto di arte moda e design con un progetto di Daniela Scognamillo. Presenti con le loro creazioni il designer Pietro Travaglini, lo stilista Mario Triolo e gli artisti Antonella Cinelli e Stefano Ughi. Ho incontrato amici pittori, la bravissima Maddalena Barletta ha esposto le sue opere dedicate allo sguardo, ma anche amici che narrano arte: nella foto di apertura sono con Adriana Soldini.

E poi sono tornata ad Artefiera per rivedere la ricca sezione dedicata all'ottocento e soprattutto il mio amato Giovanni Boldini (mi sarebbe tanto piaciuto comprarlo, peccato costasse 900 mila euro!). Meravigliosi anche i quadri di Giuseppe Capogrossi, altra mia passione, Tancredi, Giuseppe De Nittis, Lucio Fontana.
Ma Artefiera è divertente anche per il look dei visitatori, talmente eccentrico e concettuale da far gola al mondo della moda. Per quanto mi riguarda sono stata più sobria di giorno, sui toni del bianco e pied de poule con comodo porta iPad borsetta Kraun, grintosa la sera a suon di maculato e jeans. Che ve ne pare?


18 dicembre 2013

IL SALOTTO DI PFGSTYLE UNA VETRINA FASHION


18 DICEMBRE 2013

IL SALOTTO DI PFGSTYLE NUOVA STAGIONE 
Presentazione di libri, stilisti, appuntamenti gastronomici, design e serate dedicate al beauty

PFG WEARS skirt Vivian Lorca, jacket Blumarine, ring Fibrae 

Come avete visto nei giorni scorsi sui nostri canali social, abbiamo inaugurato la nuova stagione del salotto di pfgstyle. Oltre cinquanta invitati hanno assistito alla presentazione del nuovo libro di Giulia Rossi, scrittrice e giornalista, ospite di questo primo appuntamento. Pausa natalizia e poi riprenderemo con tantissime novità.   
Le serate saranno tematiche e con nuove sezioni: MODA, GASTRONOMIA, VIAGGI e DESIGN all'interno di esse saranno presentati i prodotti dei brand con i quali collaboriamo. Seguiteci dunque in diretta su hangout google.
Moda, letteratura e comunicazione. Solo su PFGSTYLE è possibile incrociarle tutte!

 

As you might have seen on our social networks in the past few days we finally inaugurated the new season of "Salotto pfgstyle". Over fifty persons assisted to the presentation of Giulia Rossi's new book. For whom who hasn't heard about her by now, she is a writer and a journalist and she was our guest for this first appointment. After Christmas break we will restart with a lot of news. Evenings will have a theme and we will present our new partner brands divided into thematic areas like FASHION, FOOD and DESIGN. So stay tuned and follow us real-time on our google hangouts.

16 dicembre 2013

MARIO COSTANTINO TRIOLO



16 DICEMBRE 2013

L'ARTE DI TORNARE AL FUTURO

Il ribelle dell'Alta Moda italiana

Pfg wears Mario Costantino Triolo 

Interview by Gianmarco Marabini

Affreschi seicenteschi, quadri contemporanei, la “Pioggia nel pineto” appesa ai muri di una sala. Il silenzio di Palazzo Pepoli Campogrande. Qui, nella Sala degli Specchi di Campogrande Concept, è esposta la capsule collection “10For...” di Mario Costantino Triolo, stilista di grande talento e cultura. Fiero sostenitore del made in Italy, Mario ha raccontato a noi di PFGSTYLE la storia sua e dei suoi abiti di Alta Moda.

Com'è nata la collaborazione con Daniela Scognamillo e Campogrande Concept?
E' stato un amico comune a presentarci. Un incontro occasionale. Il mio progetto era già iniziato, avevo in mente le idee per la collezione. Daniela ha creduto in me ed ha incanalato le mie energie. Così il lavoro è decollato. Ed ora eccomi qua con questa capsule collection, dove ognuno dei dieci capi è nato volta per volta in stretta collaborazione con Daniela. Potremmo definire tutto il processo un work in progress.

E dunque quale è stata l'ispirazione?
Un quadro di Giacomo Balla. “Trasformazione forme-spiriti” è il nome dell'opera. Non solo mi è stato d'ispirazione, ma ho anche estrapolato alcuni elementi dal quadro e li ho trasformati in accessori d'argento negli abiti.

Mi par di capire che è stato fondamentale per la nuova collezione il tuo legame con il Futurismo, intendo per le linee e le geometrie.
Assolutamente si, il Futurismo è un periodo storico che in qualche modo ho voluto raccontare attraverso questa collezione. Gli anni tra fine Ottocento e inizio Novecento erano un periodo di grande  dinamismo, ribellione e distacco dal passato. Nel Futurismo ho ritrovato ciò che io stesso stavo vivendo. Era così che mi sentivo quando ho iniziato a lavorare alla collezione. Avevo voglia di buttarmi dentro il mondo, avevo bisogno di rivolta e di ricostruzione.

Anche la scelta cromatica ha risposto a questa tua interiorità?
Certo. All'inizio doveva essere una collezione totalmente nera, con tocchi di argento come punti di luce. Poi ho capito era meglio dare più movimento ai capi ed ho aggiunto il bianco.

Movimento. Di nuovo torniamo al Futurismo.
Si, ma c'è molto altro. Maschere africane ed elementi naturalistici, come le foglie d'edera immerse nell'argento 925 che ho inserito negli abiti. Oppure quella che io chiamo “la nuova staffa”, che è una rivisitazione in 3D della foglia di felce. Ogni capo ha la sua storia, e tutti insieme ne raccontano un'altra. Questo è un dato fondamentale per il mio mestiere. Raccontare una storia e inanellarne una di seguito all’altra.

Anche la tua campagna immagini racconta una storia. Due anzi. Quella di San Sebastiano e poi Icaro.
Più che storie sono provocazioni. In modo particolare il San Sebastiano. Ad un certo punto avevo tutti contro di me, tranne Daniela ovviamente. Gli altri credevano che in un momento come questo fosse una pazzia lanciarsi in una produzione di capi unici e con una così alta lavorazione. Ma come san Sebastiano ho continuato a combattere nonostante le frecce.

Parlando della lavorazione: i capi racchiudono anche la tua storia geografica.
Esatto. La loro produzione si è svolta tra Lombardia, Emilia Romagna e Calabria. Con gli orafi lombardi ho realizzato i dettagli in argento, in Emilia Romagna tutto la confezione dei capi mentre in Calabria, la mia terra natale, ho fatto eseguire i ricami a filo “filza”. E di questa parte del processo vado molto fiero. Ho grande rispetto per le mie origini ed è stato un piacere poter dare lavoro a tante persone della mia regione. Tutte le tecniche utilizzate, infatti, appartengono alla tradizione calabra per la lavorazione dei corredi. Io ho cambiato i filati e riadattato i ricami al tipo di abbigliamento.

Progetti futuri?
Innanzitutto presentare la capsule a nuovi mercati, come Cina ed Emirati Arabi. Poi lanciare una linea di accessori partendo dai dettagli degli abiti e completare la capsule per farla diventare una collezione completa. Abbiamo anche in cantiere un progetto per l'ArteFiera 2014.

Pensate di continuare le presentazioni nella modalità “a salotto” come qui a Palazzo Pepoli Campogrande oppure tornare su binari più convenzionali?
Vogliamo superare la distribuzione su larga scala, oggi anche indebolita dalla rivoluzione dello shopping online. In risposta puntiamo sul recupero del defilé privato. Come gli studi sartoriali di una volta. Ormai il mondo della moda sta perdendo il contatto col consumatore. Ma la bellezza di poter spiegare gli abiti, di farli toccare al cliente è un lusso bellissimo che non deve essere dimenticato. Qui a palazzo Pepoli Campogrande ho sperimentato anche io il piacere di vedere persone interessarsi agli abiti, rigirarli, studiarli, toccarli, conoscerli.
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