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16 luglio 2014

TANGER MAUDIT - MAROC

tangeri, bowles , genet, maudit, fashionwriter
E' a Tangeri che devi andare se poco poco sei affine alle atmosfere maledette. Quelle che poi tanto "maudit" lo sono nell'accezione storica del termine, ma ci danno un senso di appartenenza. Direi quasi un esclusivo club per i pochi soci, quelli che avrebbero voluto essere vicino a Bowles mentre fumava nello sgangherato bar El Dorado o camminare con Jean Genet per le stradine del Petit Soccò. Qui basta chiudere gli occhi e tenere sulle gambe qualche libro, il resto vien da sé. Capita per caso. 

E la parola destino assume le parvenze di un amico, che ti viene a trovare tra un the alla menta e un Hotel che punta verso lo stretto di Gibilterra. 

Un peu maudit, un hotel luxueux, l'été a Tanger sur l'Atlantique. La ville de rêve, je suis heureux. 

Tuta Jumpsuit by Inouchka  

9 luglio 2014

CAFTANO MON AMOUR

Lo abbiamo visto protagonista negli anni '70, indossato da un giovane Yves Saint Laurent che lo ha trasformato e adattato al mercato. Era amato da Diana Vreeland che dopo un viaggio in Marocco decise di portarlo negli Stati Uniti, color verde smeraldo e blu zaffiro era quello di Romy Schneider nel film La piscina, multicolore invece la proposta di Pucci.  

Il caftano, insomma, che ha vissuto momenti di vera gloria ora ritorna a incantare, anche in versione maschile come lo propone Roberto Cavalli. 

A Casablanca sono andata all'atelier di Madame Haloui dove i caftani li fanno artigianalmente, a partire proprio dai bottoni. Le stoffe sono made in Italy perché, dice madame Haloui che gestisce l'atelier insieme alla sorella, sono le migliori. Nella foto indosso un caftano di seta blu e oro con preziosi ricami in tutta la lunghezza. Valore commerciale più di tremila euro. Non è fantastico?

We saw him starring in the 70s, worn by a young Yves Saint Laurent, the caftan returns to enchant, even as the men's version by Roberto Cavalli. In Casablanca, I went to the atelierof Madame Haloui where kaftans make them by hand, starting from the buttons.  


JIL SANDER RED BAG AND WHITE PANTS

Ci sono giorni che sembrano essere già vissuti, a voi è capitato? Come ricordi in evoluzione continua, che tornano e ritornano. Magari con qualche elemento diverso, qualche nuovo particolare, ma la sostanza resta. Come rimane la sensazione di esserci già passata, di un libro già letto. 

Sarà la canotta a righe di Yves Saint Laurent, sarà il rosso vernice delle babbucce comprate qualche giorno fa in Marocco (non sono bellissime?), sarà borsa di Jil Sander dalla quale non mi separo mai, ma è come essere dentro le scene di un film americano anni cinquanta. 

Ho provato a scrivere qualcosa, magari prima o poi servirà.

It will be the striped tank top by Yves Saint Laurent, will be the red paint of slippers bought a few days ago in Morocco or Jill Sander bag but it's like being in the scene of an American film fifties. I tried to write something, maybe sooner or later will.

Pfg wears: top by Yves Saint Laurent - pants by Benetton - shoes by Wilai - bag by Jil Sander

4 luglio 2014

RABAT E I DOLCI DELLA KASBAH DEGLI OUDAÏA MY HANDY DANDY FASHION GUIDE

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Chi sceglie la direzione Tangeri, meno turistica e più letteraria, sa che deve fermarsi a Rabat. E' la capitale amministrativa del Marocco, la città imperiale dove vive Mohammed VI diciottesimo sovrano della dinastia alawide. 

Ma, soprattutto, è la culla dei profumi, è il magnetico calare delle ore e quelle luci morbide sulla piazza che scaldano le mura del Vallo Andaluso intorno alla medina. Le ore si dilatano, qui è tempo di riflessione. Di annotazioni, semplici appunti scritti sorseggiando the alla menta nel Café Maure dentro la Kasbah degli Oudaïa di fronte al mare

Anche i dolci sanno di tempo e di attese, c'è poco di industriale nella loro composizione. I miei preferiti? Le kab ghzahl, corna di gazzella, a base di zucchero mandorle burro e fiori d'arancio. Ma anche le arance alla cannella, i baci della sposa o le chebakya ricperte di miele sesamo e zafferano. Dietro le spalle hai il mare, di fronte il Giardino Andaluso, creato in stile moresco all'inzio del ventesimo secolo.

E la sera si mangia l'ottima tajine del Dar Naji, incantevole terrazza di fronte alla medina. Pensateci, se avete in programma il Marocco fra i vostri prossimi viaggi 

Rabat is the capital and the second largest city of the Kingdom of Morocco. The city is located on the Atlantic Ocean at the mouth of the river Bou Regreg and is a home to all the Moroccan ministries, the Parliament, the Mohammed V University and some beautiful monuments. It is a cosmopolitan city, with a relaxed atmosphere and almost no hustlers at all, unlike Marrakech for example, because it has yet to become a tourist destination. 

10 giugno 2014

JANE BOWLES, MY FASHION DIARY IS STARTED

Domani parto per il Marocco. Mi hanno invitato ad interpretare, dal mio punto di vista e attraverso un Fashion Diary, alcuni elementi che legano il Marocco ad una insolita simbiosi tra moda e cultura. 
In che senso? Se "tracciamo" un veloce elenco dei personaggi che hanno scelto per lungo tempo questi luoghi, possiamo cogliere la fascinazione creativa che si allarga e si interseca ad ogni campo delle arti, lasciando alle città quel certo valore aggiunto che assapori appena entri. 
Inizierò proprio da lei, da Jane Bowles, eccentrica scrittrice statunitense che sposerà l'omosessuale Paul Bowles, esplorando i locali di Tangeri rifugio della beat generation, quella di Jack Kerouac, William Burroughs, Truman Capote, Tennesse Williams, Jean Genet

Ma vedremo anche il ritorno del caftano, promosso in prima battuta da Yves Saint Laurent con le stampe e i colori del suo giardino proprio di Tangeri, il mitico Café Hafa preferito dai poeti maledetti ma anche dai Rolling Stones vicino al quale il filosofo Bernard-Henri Lévy ha comprato casa. E tantissimo altro ancora. 

Sarà una guida del tutto personale, ma l'itinerario che ho disegnato vi porterà bel lontano dal considerarvi solo dei turisti. 

Prima però ci fermeremo a Casablanca per vedere i palazzi liberty, perché sarà anche la città degli affari ma le tracce di un passato eccellente sono ancora lì. Pronte per essere scoperte. 

Seguitemi dunque su facebook, twitter e instagram love and peace! 

Tomorrow I leave for Morocco. I will tell of fashion and culture through an alternative guide that will introduce you to another image of the city. follow me
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