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18 marzo 2013

Ben Sherman 50 years of British Style Culture



A cento anni dalla nascita di uno dei massimi autori del cinema mondiale, la mostra  "Antonioni: Blow up e la fine della Swinging London” ci offre un viaggio trasversale tra cinema, musica e moda nell'Inghilterra dei Sixties. Immagini straordinarie che ripercorrono un grande movimento culturale raccontato magistralmente nel film Blow up e reso immagine attraverso le foto di back-stage provenienti dall'Archivio Michelangelo Antonioni di Ferrara. 

A corredo di questa mostra, aperta fino al 2 maggio a Bologna, ci sono gli scatti del grande Tazio Secchiaroli che ho conosciuto personalmente. Andai a casa sua a Roma, un pomeriggio di primavera. Doveva essere un’intervista al volo e invece divenne un’immersione nella storia italiana, guardammo insieme migliaia di foto, lui le commentava con tutti i ricordi che gli saltavano in mente. Ci facemmo più di un caffè in cucina, mentre da scatole affastellate uscivano immagini come parole. Un giorno vi racconterò di questa storia.

Una sezione speciale della mostra è dedicata a Londra e alle gallerie del West End che fecero della Swinging London un fenomeno internazionale. Alcune foto sono state prese dall'archivio di Ben Sherman, la cult label inglese nata nel 1963 e simbolo dell'estetica maschile britannica, che quest'anno festeggia i suoi 50 anni. Le camicie di Ben Sherman, dal colletto basso botton down, ispirò la generazione londinese degli anni '60  meglio conosciuta come Mod, l'abbreviativo di Modernism.   
Le immagini dei look rivoluzionari, oltre 60 scatti, sono stati pubblicati nel  volume celebrativo "Ben Sherman: 50 anni di stile britannico" disponibile in edizione limitata, 100 in tutta Italia.  

15 Marzo/2 Maggio, Ono Arte Bologna  


It has been 100 years since Michelangelo Antonioni birth, one of the best director ever, an the exibith "Antonioni: Blow up and the end of the Swinging London” is like a journey through art, cinema, music and fashion in the UK of the Sixties. Extraordinary images tell the story of a great cultural movement depicted in the movie Blow Up and made immortal by the images from the archives of the Foundation Michelangelo Antonioni in Ferrara.  At the same time in Bologna, until the 2nd of May, there are the pictures of Tazio Secchiaroli, which I met in person. I have been to his place in Rome during a spring afternoon. It should have been a very brief interview but it was a long immersion in the Italian history, we went through a billion pictures and his stories. I will tell you about that amazing day! A special section of the exhibit is dedicated to the West End galleries that made the Swinging London an international phenomenon. Some of the pictures come from the Ben Sherman archives, cult label from 1963 and symbol of the British Menswear, which turns 50 this year. The Ben Sherman shirts, low collar and botton dows, inspired an entire generation and the cultural movement known as Mod, an abbreviation of Modernism. The revolutionary looks, in 60 shoots, have been published in the commemoratiove book: "Ben Sherman: 50 years of Brit style" printed in a limited edition of 100 pieces in Italy

13 marzo 2013

Book. Lapo Elkann Style


Quando la casa editrice Add, che amo moltissimo, mi ha inviato il libro di Lapo Elkann mi sono detta "che strana scelta editoriale". In un secondo tempo, sfogliandolo, ho trovato invece tutta l'intelligenza e la provocazione del gruppo editoriale. A partire dalla grafica, che è a dir poco meravigliosa, ingegno di Ivan Johnsons & Lazio Kovaks. A un primo sguardo sembra modesta, completamente opposta allo stile di vita dell'autore, ma in realtà  rappresenta, in quanto a design e  forma mentis, l'allure del giovane protagonista. Si potrebbe proprio dire che è un libro cucito su misura. 

In quanto al contenuto e alla forma si avvicina di gran lunga ai libri -diario di suo padre, Alain Elkann, che per una strana alchimia o rito stregonesco io continuo a comprare insieme alle confessioni di Carmen Llera Moravia. 
Le regole del mio stile ha 190 pagine con numerazione contraria, " si parte dalla fine -dice Lapo - come nei giri di Formula Uno". E' pieno di consigli e confessioni private, di incitazioni a credere nei progetti e di ispirazioni che si possono condividere. Un gioco fra il diario nel cassetto e il sogno di pubblicarlo. Insomma una guida, pur sempre lussuosa, scritta meglio di tante altre in collaborazione con Michela Gattermayer.

Ma Lapo Elkann mi piace e questo suo stile, un po' convenzionale e un po' fuori dalle righe, restituisce invero l'impronta di un'anima. Insomma di uno che nella vita c'è. A suo modo, certo, ma come tanti di noi. Convinti di ristrutturarare l'inferno sotto la guida di Ludwig Mies van der Rohe. 

Presentazione oggi a Bologna ore 18 Royal Hotel 

When Add, one of my favourite publishing house, sent me the new Lapo Elkann book, I wondered to myslef why. On a second look, though, I could recognize all the taste for the provocative and smart choice that is the main characteristic of Add. The layout by  Ivan Johnsons & Lazio Kovaks is simply superb. It could look to simple if compared to the eclectic Lapo but it truly represents his allure. I like a bespoke suit. What is in the book reminds me of the diary book of his father, Alain Elkann, which I have always been avidly reading. The 'Rules of my style' is composed by 190 pages that are numbered back since, as Lapo would explain, in F1 you always start from the highest lap number. Is packed with suggestions and personal confessions, of his restless encouragement to achieve all your dreams. Is like a secret diary that is truthfully ispired by the author.

5 marzo 2013

Le Magie di Omnia by Fabio Cicolani


Ieri sera alla libreria Feltrinelli ho presentato l'ultimo libro di Fabio Cicolani, una trilogia compiuta de Le Magie di Omnia La Corte editore. 

Giovane talentuoso Cicolani propone una storia molto particolare, direi psicologica, dove il buono e il cattivo, pur incarnati in personaggi immaginari, hanno le sfaccettature emotive degli esseri umani. Laddove il male non è mai completamente tale e il bene assume talvolta connotazioni ambigue. Omnia è il luogo dove è ambientata la storia, una città con le sue regole, le sue monete, i suoi stilisti. 

Un mondo immaginario che ricorda quello reale, talvolta ne assume addirittura le sembianze, dove l'autore è anche lo scrittore all'interno della storia chiamato in causa per narrare al mondo ciò che accade in quel pianeta. Insomma, il testo è davvero spiazzante. 
Occorre ragionare su più livelli se si vuole capire il messaggio contenuto fra le righe, anzi quasi protetto dalle parole. 
Qual è? Non posso svelarlo. Ma vi assicuro che ogni ricerca porta sempre a un risultato. 
Fatto, hai scritto nell'ultima frase qual è con

Last night at the Feltrinelli bookshop I presented the latest book by Fabio Cicolani, the trilogy 'Le Magie di Omnia'. Young and very talented Cicolani writes a very particular story, with plenty of psychological references, where the Evil and the Good, embodied by imaginary characters have the emotional facets of human beings. The Evil is not always pure evil and even the Good can appear ambiguous. Omnia, where the story is set is a city with its own rules, money and even designers. An imaginary world that reminds me of the real one and sometimes looks alike, where the authour is a character in the story telling what is happening to the planet. Is a very insightful reading. 
You must read between lines to understand fully the hidden meaning. What it is? I cannot tell but, trust me, every search bring to a result.

16 maggio 2012

AnnaWinMarpol vs Fifi Lapin


Ho dovuto ricorrere ai sali e non sono bastati. Appena AnnaWinMarpol (come sapete è lei la vera fashion blogger di questo sito) ha visto il libro della sua rivale Fifi Lapin ha avuto un lungo e adirato mancamento. Perché è un po' come Anna Wintour e Franca Sozzani: due dive a confronto, due icone di stile. 

Rinvenuta AnnaWinMarpol ha subito posto un veto: questo libro "non s'ha da recensire". Poi, per amor di giornalismo e invocando io il diritto di informazione, ha dato il benestare. Perciò eccomi qua a raccontarvi i Segreti di stile di una Coniglietta Fashionista

Che sia un libro intelligente è fuori discussione. Non fosse altro per l'immaginario che ci accomuna. Ma ritrovare al suo interno citazioni di Jean Cocteau lo considero un grande valore aggiunto. Così come il talento e l'inventiva che hanno portato a ragionare sulla moda con un certo spirito di inventiva, destinando la parte outfit ad un sorta di stilosissimo alter ego della misteriosa disegnatrice. 
Tradotto anche in Italia per la Hop edizioni, Fifi Lapin ci riempie di consigli: come essere fashion ogni giorno della settimana, gli ultimi must-have, creare un look da vintage starlet, come posare davanti alla macchina fotografica. Ma anche ricette detox e consigli di grandi stilisti. E qui la direzione colta è assai evidente: da Barbara Hulanicki, del leggendario emporio Biba, a Michael van der Ham i cui abiti sono ispirati a un lookbook di Andy Warhol, ad Anna Sui considerata dal Time una delle 5 top designer del decennio fino all'"effortless style" di Erdem che senza ricorrere a grandi trattati dichiara semplicemente "il  mio processo creativo è accidentale". 

Insomma un piccolo trattato che ho letto felicemente. Cosa ho imparato? 

Che il back to school di Charles Anastase esprime le basi dello stile smart. 
Ma che un bel paio di platforms terribilmente alte fanno subito capire chi comanda. 


 As soon as the real fashion blogger of this website AnnaWinMarpol has seen the book of her nemesis  Fifi Lapin she almost passed out with rage.
Is like Anna Wintour and Franca Sozzani: two divas, two style icons!

At first AnnaWinMarpol didn't want to review the book, then for the love of journalism decided to give her approval.
So here I am to tell you all about 'Fashion Bunny Style Secrets'.
There is no doubt that is a very smart book, not only for the same inspiration but also because quoting Jean Cocteau is always a plus. 
The book is full of suggestions: how to be fashion every day of the week, the latest must-have, how to have a vintage starlet look, how to strike a pose for the camera.
But also detox recipes, and great designers suggestions.
The inspiration is well read: from Barbara Hulanicki, to the legendary emporium Biba and Michael van der Ham whose dresses are inspired by a lookbook by Andy Warhol, to Anna Sui one of the 5 best designer of the decade to the "effortless style" by Erdem that declares "my creative process is accidental".

A small book that I read with great pleasure! What did I learn?
That the back to school style by Charles Anastase expresses the base of style and that a nice pair of impossibly high platform shoes put you in a power position!

2 aprile 2012

Lezione numero due. Pedro Rodríguez e la moda

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Buon lunedì ragazze, come state? Ho letto i vostri lavori, devo dire ottimi Incipit. Sono rimasta colpita, poche parole e mille suggestioni. Bravissime! Oggi proseguiamo con la seconda lezione.

Circa un mese fa ho ricevuto dalla casa editrice Add un librino bianco, piccolo e molto curioso dal titolo Para comprender la moda. Stefano Delprete, editor di Add, mi chiedeva se era possibile fare una recensione del volume su questo blog. L'ho letto in due giorni e mi è piaciuto moltissimo tanto da proporvelo come spunto di riflessione per il vostro lavoro. 
L'autore, Pedro Rodríguez, padre dell'alta moda spagnola tanto amato da Balenciaga, racconta nel 1945 il suo punto di vista riguardo all'eleganza e al concetto di moda. I passaggi sono molteplici e pieni di rimandi tecnici, ma l'interrogativo al quale si cerca di dar risposta è proprio il più elementare. Dove nasce il desiderio di essere alla moda? Dalla consolazione, probabilmente: “...sentiamo la necessità e proviamo piacere nell'imitarci. Ci adattiamo a fare parte di un gregge, ma ci ribelliamo per non figurarvi soltanto come un grumo di lana sporco e indistinto” . Oppure dal bisogno di trasformazione, di metamorfosi “la moda realizza il miracolo di far sembrare un'unica persona diversa ogni stagione”, o dalla dissimulazione “ la principessa Bibesco quando compra un vestito non pensa mai alle sue perfezioni e la prova di un vestito è fatta per avere il meglio, guardando al peggio”. 
La moda è un po' tutto questo, bisogni emotivi e mistificazioni insieme "non è solo questione di guardaroba: ha a che fare con l’anima».
Definirla solo un prodotto commerciale è dunque riduttivo. Ma lo è anche seguire i dettami degli stilisti senza inserire la propria chiave di lettura. 
E non è facile, spiega Rodrìguez, perché “per avere uno stile personale occorre una personalità”.
Bene, ragioniamo su quest'ultimo punto.

Esercizio: cercate nel vostro guardaroba un oggetto, o un capo, che rappresenti una scelta effettuata con Personalità. Descrivetemi in cinque righe che cosa esprime di voi stesse e perché. Ricordatevi: narrate, regalate emozioni, controllate la scrittura.
Aspetto i vostri lavori sotto questo post. Le foto degli oggetti, se volete, potete postarli sulla pagina FB di pfgstyle

It's Monday again ladies! I've been reading at the papers you submitted and I am very impressed by the high quality of your work! Well done indeed!!!

Today let's go ahead with the second lesson.

I got a very interesting book called Para comprender la moda, I read it in two days and is so good we should start from this to say something more about the next task.
Pedro Rodigruez, the author, founder of the Spanish couture and much loved by  Balenciaga, narrates his point of view on fashion and elegance in the '40s.

He wonders where the desire to be fashionabel comes from? Possibly the desire of being part of a group but still different, or the need of transformation, the dresses become the way for the human being of becoming someone else.
So fashion becomes a dream, a fulfillment of aspirations and needs, there is more than the walk-in closet, is about one's soul.
You have to have a personal take on fashion, is personal because is about personality.

Exercise
look into your closet for an object or a piace of clothing that represents a choice reflecting your personality. Describe in 5 lines what it embodies and why. Express emotion through your writing.
Send the pictures of those object along if you want or just post them on the FB page!

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