LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA

30 GENNAIO 2014

VERMEER-MANIA

Hundreds of reservations were bought for the famous Johannes Vermeer painting, which is going to be shown at palazzo Fava in Bologna from the 8th of February to May the 25th. Just this morning I took part at the preview and I can assure you the queuing up will be repaid. 

What do you have to do to fully enjoy your visit? Follow Marco Goldin advices and forget everything you heard about the picture from books and films. The girl probably never existed, she's not the daughter neither the maidservant. She's just a prototype of absolute beauty which overpass times and that has nothing to do with history or ages. 

So put yourself in front of her and let go your imagination. And don't stop at her. This picture is one little piece of the huge collection shown, inspired by the Dutch paintings of the XVII century. Landscapes, still lives and everything related to the Golden Age. I'll leave you this preview.

LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA. Boom di prenotazioni (100.000 biglietti prevenduti) per il celebre quadro di Johannes Vermeer, visibile al pubblico a partire dall'8 febbraio e fino al 25 maggio nella sede di palazzo Fava a Bologna. 

Stamane ho partecipato alla preview per la stampa e vi assicuro che è fantastico. Cosa dovete fare per godervi totalmente quest'opera? Seguire alcuni consigli del curatore della mostra, Marco Goldin, che invita a dimenticare tutta l'aneddotica fiorita intorno a un libro di successo e a un film di cassetta. La ragazza probabilmente non è mai esistita, non è la figlia e nemmeno la serva di Vermeer. Piuttosto è un modello di bellezza assoluta che attraversa il tempo, che non ha  nulla a che a che fare con l'età e con la sua storia. 

Ponetevi dunque davanti a lei e immaginate. Magari l'epoca in cui il quadro fu dipinto, il 1665, o la straordinaria modernità di quello sguardo. Questo capolavoro occupa un'intera stanza, ma la mostra si snoda in un contesto più ampio che ruota attorno alla pittura olandese del'600 dedicata al paesaggio, all'interno e alle natura morte. 

Ed ecco allora la Golden Age con un altro Vermeer (Diana e le sue Ninfe), Rembrandt, Flinck, Fabritius e molti altri. Vi lascio alle foto che ho scattato in questa preview. E domani, se volete, continuate a leggere sui giornali. 

Pfg wears: jacket Mila Schön - trousers Benetton - shoes Versace - bag Levi's 

SIAMO TUTTI USCITI DAL CAPPOTTO DI GOGOL'

22 NOVEMBRE 2013

PFGSTYLE FOR ROBERTA GUERCINI 

Mai restare abbottonati

Photography Natalie Novarese

Pfg wears: lace coat Roberta Guercini, hat Norwegian Style, shoes Versace

Il cappotto copre, protegge, riscalda. Identifica, diventa simbolo. Ma, soprattutto, difende. Quante volte nei film abbiamo visto lei che si avvolge dentro il cappotto, il vento intorno e lui che la lascia andare. 

Ci viveva dentro anche Albert Camus, Nazionale alla bocca, il bavero alzato declinava così lo status da intellettuale. Ma proteggersi dal mondo chiudendo i bottoni non è salvifico. 

Meglio tenerne aperto qualcuno e proteggersi a metà. Sbottonarsi è un po' come parlare, lasciare all'emozioni la possibilità di uscire. Ma anche di rientrare, se ne avessero voglia.

E se vi intriga sapere di più su Gogol' e il funzionario Akakij Akakievič Bašmačkin, vi lascio alle considerazioni di Gianmarco Marabini. Per noi è andato a vedere l'adattamento teatrale di Vittorio Franceschi, con la regia di Alessandro D'Alatri, in scena questo w/e a Genova. Cliccate QUI e buon proseguimento di lettura.  

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The coat covers, protects, warms up. Identifies, becomes a symbol. But above all, he defends. How many times in the movies we have seen that she is wrapped in the coat, the wind around and he lets her go. But protect yourself from the world by closing the buttons is not salvific. Better take someone open and protect yourself in half. Unbutton it is a little 'how to talk, let all'emozioni the chance to get out. But to return, if they felt like it.