Ed ecco tutti i nomi dei primi cinque classificati al concorso di scrittura e moda WriteWear organizzato, per la seconda edizione, con Silvian Heach.
Valentina Preti
Martina Stefanini
Lorella Bini
Maura Rastelli
Stefano Samorì.
Congratulazioni!!!! Tutti gli autori della cinquina riceveranno una maglietta realizzata da SH riportante la loro personale rivoluzione. Quale? La scoprirete quando l'avranno indossata!
E ora si parte con la terza edizione.
Ecco tutti i racconti vincitori
Adesso parto! –
mi dico. Preparo armi più' che bagagli, avviso tutti e poi resto qui.
Inquietudine. Di chi deve, ma non ci sa stare. Irrequietudine. Di chi va,
ma solo con la testa. Il corpo fermo, a fargli da zavorra.
Prendo la valigia e parto! –incalzo. Porto con me, i miei quarant’anni,
le mie idee e vado. Eccomi son pronta! Ma sono ancora qui. Nonostante
mille partenze, mille approdi. Viaggi lunghi la proiezione della mia mente.
Chissà dove, chissà come, a raggiungere te. Sto arrivando! – urlo. Ti prenderò
per mano e correremo insieme. Null'altro che cielo e stelle su di noi. Le
nostre mani unite, i nostri pensieri proiettati in alto a creare una linea
unica verso il sogno. Randagi felici nella coda, ci ritroviamo per
perderci in vicoli e risate. Rosicchiamo affamati di vita, il nostro osso. Come
neuroni a cercare specchi di se, io mi ritrovo in te, perso di me. Come calzini
spaiati, tu ed io, nel bucato della nostra esistenza. Ma ci sarà un senso se il
passato non passa, se un futuro non sarà neanche dopo, e il presente è
sempre assente? Ci sarà’ un senso per noi, tregenda di mine vaganti,
condannati al moto perpetuo dell'inquietudine? Cosi sia, dunque! In
viaggio ancora, per perdersi e ritrovarsi all’ufficio oggetti smarriti.
Oggi il mio viaggio ferma qua. Senza capolinea. Domani nel rimbalzo dalla
realtà partirò ancora da questa casa vintage che è la mia vita, da questa
collezione di vecchi pezzi a inseguire la luce di un nuovo viaggio.
Slogan SHIRthINKING and wear
your lost & found emotions
Ecco tutti i racconti vincitori
Martina Stefanini
Tre quarti di fantasia e uno di
realtà: parte da qui la mia personale rivoluzione, quella che cambierà la mia
vita. Più consapevole, più fiera, più saldamente orientata al raggiungimento di
un obiettivo. Che sia vero, immaginario, poco importa. Fa bene all’anima
pensare che tutto potrebbe essere diverso, che potrei finalmente sentirmi in
equilibrio tra un costante senso di inadeguatezza e il desiderio di avere il
mondo ai miei piedi. Voglio tutto, l’aria, i colori, voglio sapere con
anticipo, fare sempre la cosa giusta, voglio vivere senza errori, senza
rimpianti, con emozioni forti e indescrivibili, voglio essere di moda, voglio
andare veloce. Perché la rivoluzione non aspetta, chi ha voglia di cambiare non
aspetta. Una donna non ha tempo. Per dire tutto quello che ha in testa, per
fare tutto quello che immagina, per indossare tutti gli abiti che sogna di
avere. E se la vera rivoluzione fosse indossare la propria bellezza? Farne
scudo e corazza, che sia vera o immaginaria.
Slogan La propria bellezza? Farne
scudo e corazza
Lorella
Bini
Adesso parto! –
mi dico. Preparo armi più' che bagagli, avviso tutti e poi resto qui.
Inquietudine. Di chi deve, ma non ci sa stare. Irrequietudine. Di chi va,
ma solo con la testa. Il corpo fermo, a fargli da zavorra.
Prendo la valigia e parto! –incalzo. Porto con me, i miei quarant’anni,
le mie idee e vado. Eccomi son pronta! Ma sono ancora qui. Nonostante
mille partenze, mille approdi. Viaggi lunghi la proiezione della mia mente.
Chissà dove, chissà come, a raggiungere te. Sto arrivando! – urlo. Ti prenderò
per mano e correremo insieme. Null'altro che cielo e stelle su di noi. Le
nostre mani unite, i nostri pensieri proiettati in alto a creare una linea
unica verso il sogno. Randagi felici nella coda, ci ritroviamo per
perderci in vicoli e risate. Rosicchiamo affamati di vita, il nostro osso. Come
neuroni a cercare specchi di se, io mi ritrovo in te, perso di me. Come calzini
spaiati, tu ed io, nel bucato della nostra esistenza. Ma ci sarà un senso se il
passato non passa, se un futuro non sarà neanche dopo, e il presente è
sempre assente? Ci sarà’ un senso per noi, tregenda di mine vaganti,
condannati al moto perpetuo dell'inquietudine? Cosi sia, dunque! In
viaggio ancora, per perdersi e ritrovarsi all’ufficio oggetti smarriti.
Oggi il mio viaggio ferma qua. Senza capolinea. Domani nel rimbalzo dalla
realtà partirò ancora da questa casa vintage che è la mia vita, da questa
collezione di vecchi pezzi a inseguire la luce di un nuovo viaggio.
Slogan SHIRthINKING and wear
your lost & found emotions
Maura Rastelli
Sola allo specchio, due occhi
guardano i miei occhi.
Li guardo, li fisso, li penetro
con lo sguardo e percepisco una strana vertigine.
Il richiamo ad entrare è
irresistibile … mi tuffo dentro e un’energia potente mi investe e mi
disorienta.
Chi sono, cosa sono davvero?
Distolgo gli occhi da
quell’inquietudine e mi affanno alla ricerca di qualcosa di tangibile che mi
possa placare con una risposta.
Cerco … cerco … cerco nei mille libri, nei miliardi di
lettere d’inchiostro.
La ricerca è frenetica e le
domande si moltiplicano nelle domande. Le risposte non sono mai quelle che
cerco.
Mi rituffo nell’emozione
dell’ignoto e sento che troverò una strada, forse quella che dal rumore di
fuori mi porta verso il silenzio e le infinità del dentro, del centro, del
cuore, dell’essere.
Suona un clacson nella strada che
mi distoglie da questi attimi assoluti.
La vibrazione si placa, la realtà
riprende forma. Tornano i rumori, i colori, gli odori.
Chiudo gli occhi e passo un velo
d’ombretto, matita e mascara. Quegli stessi occhi posso essere così diversi …
Jeans denim e scarpe di vernice
rossa … oggi voglio sentirmi bella e con un sorriso conquistare il mondo.
Annodo allora con il filo di
cuoio i cristalli adatti per questa giornata e formo la mia cintura:
Lapislazzuli per stimolare la
lucidità
Agata bianca per favorire la
concentrazione
Avventurina rossa che mi doni
forza vitale e tanta creatività.
Accarezzo il mio cristallo prima
di uscire e lo infilo nella borsa perché è l’unico a saper placare le vertigini
del mio spirito.
Chiudo la porta e lascio solo per
poco le mie inquietudini.
E’ ora di andare.
SLOGAN: Oggi voglio osare: voglio dirmi di sì!
Stefano Samorì
Lara è bella.
Lara è invidiata. Lara non deve dimostrare nulla.
Lara basta
che... respiri.
Le donne sono
gelose. Gli uomini sono untuosi. La vita facile è pagata dalle concessioni.
Lara è stanca.
E osserva la
ragazza dell'ufficio accanto. Ne conosce il nome solo perché impresso sulla
targhetta.
La studia. La
scruta... la invidia. Nessuno la disturba, non ha problemi.
E fare cambio
con lei, la sciatta dell'ufficio accanto ?
Le chiede dove
si veste. Le chiede chi frequenta. Le chiede come sopravvive....
E la sciatta
dell'ufficio accanto impara da Lara. E Lara fa altrettanto.
La metamorfosi
avviene e si scambiano i ruoli.
Per una
settimana. Per un mese.
E funziona.
Nessuno la viene più a trovare. Nessuno le telefona. Nessuno la invita a cena.
Nessuno la porta in barca. A nessuno interessa se... respira. E finalmente...
respira.
La sciatta è
richiesta. Le cambiano l'ufficio. La portano lontano da quel luogo.
Lara non la
vede più. Fino a che la trova intervistata su una rivista.
Quasi non la
riconosce, deve dare un'occhiata alla vecchia targhetta per ricordarne il nome,
Elisa, impresso sulla carta patinata.
Elisa racconta
del suo inizio.
Elisa
ringrazia la sua ex-collega... ma non ne ricorda più il nome.
Lo slogan :
Cambiare, comunque, migliora la vita.
Gran bei racconti...
RispondiEliminabrave le ragazze che hanno vinto !
Conosco quella Lara...
RispondiEliminaBravo Stefano hai colto una sfumatura tutta al femminile ...
Lara
Grazie, misteriosa Lara...
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