2 luglio 2013

Muslim chic. Ne parlo oggi al festival Orizzonti Migranti

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I cappelli di Nailah Lymus, stilista newyorchese e fondatrice della prima agenzia di modelle musulmane, li trovo eccezionali. Sia per la loro eccentricità sia per il contenuto che raccolgono: i capelli, certo. Perché le donne islamiche, che seguono i principi della loro religione, non escono senza il capo coperto. Nei paesi integralisti è legge, negli altri una scelta. Ma persino dove l'abbigliamento è imposto dal regime, anche qui le donne riescono a utilizzare l'abito e il velo come forma personale di protesta: scegliendo colori, fogge, disegni o indossandolo in modi inusuali. Come strumento per esprimere la propria identità. La stessa che gli integralisti, con i loro diktat, tentano continuamente di cancellare. La moda è anche un rafforzativo della personalità: ho conosciuto tantissime ragazze che indossano il velo rispettando il principio di modestia insito nella loro religione. Un modo per vivere la modernità rispettando le tradizioni: in questo caso la moda aiuta a non sentirsi fuori dal tempo. Ad essere originali, ad esprimere concetti delicati senza alzare muri estetici. Di questo argomento, avendo scritto un libro uscito nei mesi scorsi anche in Spagna, parlerò oggi pomeriggio alle ore 19 presso la Libreria delle Donne, nell'ambito della rassegna Orizzonti Migranti. Vi aspetto.

Nailah Lymus hats, New York fashion designer and founder of the first Muslim modeling agency, are amazing. Both for their eccentricityand meaning they convey. Muslim women who follow their religion, do not go out without their heads covered. Sometimes is law other times is a choice. But even where the dress code is dictated by the regime women are able to use the veil as a form of self expression and even protest. Is a way to express one's personality. The same the fundamentalists, with their diktat, continually try to delete. Fashion is also a reinforcement of the personality and  I have met so many girls who wear the veil while respecting the principle of modesty inherent in their religion. One way to experience modernity while respecting the traditions: in this case fashion helps not to feel out of time.  Of this topic, having written a book published earlier this year in Spain, I will speak this afternoon at 19 at the Library of Women, at the event horizonsMigrants.


10 commenti:

  1. Interessantissimo :) grazie per aver condiviso <3
    Baci
    Francesca di http://everydaycoffee23.blogspot.it

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  2. Mi ha molto interessato questo articolo. In fondo la moda è anche cultura e lei, ne porta un po' con questo mix di storia e di attualità.
    http://shoppingandwe.blogspot.it/

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  3. Complimenti per il libro ed ancor piu per l'argomento importante che hai trattato!!

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  4. mi piace che si sfruttino le tradizioni della propria cultura nella moda
    Alessandra
    www.alessandrastyle.com

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  5. Il mix tra moda e cultura è sempre molto affascinante :)

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  6. Patrizia, davvero bello il tema che hai trattato oggi...
    Perchè non approfondire ancora di più? penso che questo tema sia molto importante, ed è sempre bello trovare persone come te che sanno raccontare..

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  7. Congratulazioni per il libro, un ottimo traguardo!!!
    Queste tematiche non vanno mai tracsurate

    www.curlymorning.com

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  8. Bella iniziativa!

    http://www.cultureandtrend.com/

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  9. Bravissima, un peccato non esser riuscita a venire! Lucy www.tpinkcarpet.com

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